Altro che Bollywood. C´entra davvero poco col cinema popolare hindi prodotto a Bombay il mega-matrimonio che, da ieri fino a sabato, per un totale di 72 ore ininterrotte, occuperà i luoghi più belli di Venezia. Ci sono perfino due elefanti, asiatici naturalmente, e un dirigibile. Pramod Agarwal, il magnate indiano del ferro, pressoché sconosciuto agli italiani (e, di fatti, tra gli 800 invitati ci sono soltanto suoi compatrioti, molti russi e qualche americano) ha deciso che 20 milioni di euro erano la cifra giusta per celebrare come si deve il matrimonio della figlia Vinita e del suo promesso Muquit.
E, per festeggiare meglio, nel frattempo si è comprato per un miliardo e seicento milioni di dollari le principali miniere brasiliane. Per fare un po´ di musica e di spettacolo, sono arrivati i Gothan Project, Franco Dragone (il direttore artistico del Cirque du Soleil) e Shakira, che questa sera si concederà per 45 minuti. Un anno fa, dopo un piccolo test in incognito, la famiglia ha scelto chi avrebbe dovuto cucinare: lo staff dell´Harry´s Bar di Arrigo Cipriani e quello di Massimiliano e Raf Alajmo, già diventato celebre alle Calandre di Sarmeola di Rubano, vicino a Padova.
Sei mesi fa è arrivato il primo contatto col San Clemente Palace Hotel & Resort, l´albergo di lusso sull´isola veneziana: la richiesta chiedeva massima discrezione, disponibilità ad accogliere 400 ospiti e a lavorare in collaborazione con lo staff indiano, un sistema di security a prova di intrusi, approdo vietato sull´isola, lavanderia in funzione 24 ore su 24 per rinfrescare i chilometri di tessuti preziosi destinati ad avvolgere la sposa, le parenti e le amiche.
Nonché ordinanze speciali per consentire gli spostamenti di ottocento ospiti attraverso la laguna. «Ma la cosa sulla quale hanno insistito di più sono stati i fiori - racconta un capocameriere - Dovevano essere rossi, fucsia, arancioni e gialli, con un gran numero di orchidee e rose. Poi, volevano i marchi più importanti del lusso italiano, così l´intera collezione di Bulgari è finita in tante vetrine. E per finire hanno chiesto i costumi del Settecento che abbiamo esposto un po´ dappertutto».
A fornirli, e a disegnarne di nuovi è stata Antonia Sautter, già protagonista di molti Carnevali. Ma la verità è che a Venezia stanno lavorando tutti, dai sarti ai parrucchieri, dai fioristi ai pasticcieri, e non basta. Tanto è vero che alle 5 di ieri pomeriggio, alla Scuola Grande della Misericordia, gli uomini dell´Harry´s Bar e quelli della famiglia Alajmo lavoravano fianco a fianco, un miracolo che solo grandi quantità di denaro possono realizzare, sistemando 40 diverse varietà di formaggio sui banconi, e poi verdure, ortaggi e ancora verdure, visto che tra le prime richieste della famiglia Agarwal c´è stata quella di un catering vegetariano.
La festa si sposterà all´Arsenale, per culminare domani a San Clemente, dove la cappella rinascimentale annessa all´albergo servirà "da sfondo" al matrimonio vero e proprio. E dove lo sposo arriverà in sella a un cavallo bianco. Nel parco secolare, una tensostruttura alta dieci metri, con pannelli ispirati agli affreschi veneziani e 50 lampadari di Murano, ospita tavoli, catering e un tempio dorato, quello dal quale gli sposi partiranno per pronunciare le loro sette promesse, secondo la tradizione induista........
(fonte La Repubblica)
LE FOTO DEL MATRIMONIO
1 commento:
C'è anche un pezzo di Italia anche nel sontuoso matrimonio di Vinita Agarwal, le partecipazioni infatti sono state realizzate dal grafico padovano Giovanni Russo.
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