Roberto Benigni,Leone D’Oro, la dedica alla moglie Nicoletta di 40 anni d’amore
«Io mi meritavo un gattino mentre un Leone d’oro qui a Venezia è il premio più bello e luminoso che si possa avere in Italia e nel mondo».Abbiamo fatto tutto insieme per 40 anni. Io conosco solo un modo per misurare il tempo, con o senza di te. Ce lo dividiamo questo Leone, io mi prendo la coda e a te lascio le ali. Se qualcosa di buono ho fatto è grazie alla tua luce, al tuo talento e al tuo mistero, al tuo fascino, alla tua bellezza, alla tua femminilità
«È stato proprio un amore a prima vista, anzi a ultima vista, anzi a eterna vista».
Roberto Benigni - Leone d'Oro alla Carriera
Venezia, settembre 2021
Roberto Benigni - Leone d'Oro alla Carriera
Venezia, settembre 2021
La loro storia nasce a Roma, dove Nicoletta, nata a Cesena, si era trasferita per studiare all’Accademia d’arte drammatica. Un colpo di fulmine e una quotidianità fatta di condivisione: «Lui veniva a prendermi e andavamo al cinema quasi tutti i giorni; quando si riusciva anche a teatro. Ci passavamo i libri», aveva spiegato in una vecchia intervista.Recitano insieme per la prima volta nel 1983, nel film Tu mi turbi. Nicoletta è sempre stata la sua musa, protagonista delle pellicole Il piccolo diavolo, Johnny Stecchino, Il mostro, La vita è bella, Pinocchio, La tigre e la neve. Un amore solido e discreto, celebrato con le nozze il 26 dicembre 1991.
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