Ha gli occhi umidi Azzurra, trattiene le lacrime a stento. Sta per entrare nel municipio stretta al braccio di papà Francesco Gaetano e protetta da un doppio cordone di poliziotti che a Siena una fatica così non se la ricordano nemmeno in occasione del Palio. Pier Ferdinando Casini e Azzurra Caltagirone si sposano e piazza del Campo esplode, a dispetto di quel low profile tanto invocato e desiderato e del quale si era fatta portavoce la piccola Caterina, tre anni: «Vado a Siena per il matrimonio di papà e mamma», aveva spiegato paciosa alla nonna Luisa prima di partire da Roma, venerdì.
Chissà cosa deve aver pensato la piccola quando alle sei e mezza di ieri è entrata nel municipio sulle spalle del padre e la ressa stava per buttare giù tutti e due.
Ha gli occhi azzurri bagnati di commozione la vicepresidente della Caltagirone editore, 34 anni e la nomea di dama di ferro. Stretta in un sobrio abito Valentino color avorio, gocce di brillanti al collo e alle orecchie, sta per sposare l'uomo che, come in una favola bella, ha conosciuto otto anni fa sopra un veliero. Ci vorrà l'ironia romagnola del suo imminente marito a ridimensionare questo sogno davanti a Maurizio Cenni, poco prima del sì. Dice agli sposi Cenni, il sindaco officiante (già diessino e molto turbato per aver dovuto mancare la convention democratica a Milano): «So che avete scelto la separazione dei beni...». Ed è a questo punto che il leader dell'Udc guarda sornione la sua Azzurra: «Già, e io questa cosa qui mica l'ho capita...».Seguono le risate degli ospiti, lì nella sala delBuongoverno, un nome che darà spunto a facili ironie politiche. Ridono gli invitati, poco più di un centinaio, quasi tutti parenti e pochi amici veri, visto che di politici sono arrivati soltanto i compagni di sempre di Casini, Rocco Bottiglione, Francesco D'Onofrio e Lorenzo Cesa, testimone assieme ai fratelli di lui, Maria Teresa e Federico(per la sposa, invece, oltre a Lucia Gramazio, nipote del senatore di An, Gabriele Israilovici e Cristina Mazzantini).È arrivato a Siena anche Andrea Riffeser, Giorgio Guazzaloca, ex-sindaco di Bologna, Piero Gnudi, presidente dell'Enel, Giancarlo Leone con la sua Diamara Parodi, Alejandro Agag, genero di Aznar, Marco Staderini. Dormiranno nella suite dell'Altana dell'hotel Continental Pierferdinando e Azzurra, un piccolo gioiello con veduta sulla città, come tradizione comanda, a dispetto di questi otto anni passati a combattere le maldicenze per il cattolicissimo Casini, divorziato e convivente more uxorio.
Ma ormai è tutto alle spalle: alle 19 e 12 di sabato 27 ottobre 2007 Pierferdinando e Azzurra hanno detto sì.C'erano anche Maria Carolina e Benedetta, le due figlie adolescenti del primo matrimonio di Casini, ad ascoltare. E Caterina ha portato le fedi sui guanciali. Segue banchetto nel cinquecentesco Palazzo d'Elci: acquacotta, funghi porcini, risotto al tartufo d'Alba, filetto, sorbetto all'uva, trionfo di cioccolateria....
(fonte Corriere)
lunedì 4 marzo 2013
mercoledì 27 febbraio 2013
ALEX BELLI si e' sposato con KATARINA RANIAKOVA.....
L'attore di "Centovetrine" Alex Belli e la bellissima modella Katarina Raniakova si sono sposati, nella romantica cornice dei Caraibi.Katarina racconta come si sono conosciuti: "Nello showroom di Roberto Cavalli, mi ha corteggiata per una settimana e mi ha convinta a uscire, quella sera ci siamo divertiti talmente tanto che poi non ci siamo più lasciati".......
(fonte TgCom foto CHI)
martedì 26 febbraio 2013
JANET JACKSON si e' sposata con WISSAM AL MANA.....
Nozze segrete per Janet Jackson. La sorella minore di Jacko, a Milano per la Settimana della moda insieme a Wissam Al Mana, ha rivelato di aver sposato il ricco uomo d'affari del Qatar un anno fa. È il secondo matrimonio segreto per Janet, 46 anni, che aveva già sposato Rene Elizondo Jr. nel 1991, da cui si è separata nel 1999....
(fonte Repubblica)
sabato 23 febbraio 2013
INFANTA CRISTINA DI SPAGNA matrimonio del 4 Ottobre 1997 con INAKI URDANGARIN.....
Il "si" dell'Infanta unisce la Spagna.Barcellona in piazza, milioni davanti alla Tv per le nozze tra Cristina e il basco Inaki Due sposi sorridenti e sereni hanno conquistato aristocrazia e popolo.Il sole radioso e la temperatura estiva avrebbero riempito di bagnanti le spiagge di Barcellona se fosse stata una giornata normale.I barcellonesi si erano riversati nelle strade dove avrebbero potuto scorgere, almeno per un attimo, l'Infanta Cristina, figlia secondogenita dei sovrani di Spagna e terza nell'ordine di successione alla corona, al fianco di Inaki Urdangarin, eroe sportivo della citta', borghese, che e' diventato duca di Palma di Majorca ed e' entrato a far parte della famiglia reale. Chi non era sceso in strada stava inchiodato dinanzi ai televisori. La Spagna intera per un paio d'ore si e' fermata per assistere al matrimonio di due giovani palesemente innamorati e simpaticamente "normali". Senza sforzo Cristina di Borbone, come tutti i suoi famigliari, e' una lezione vivente per i Windsor, criticati per non sapersi muovere in sintonia con i sentimenti della gente comune. La sua vita dimostra che si possono conciliare i doveri di principessa con l'indipendenza di una donna moderna. Una festa di popolo ha accompagnato la cerimonia che ha saputo combinare fasto e semplicita'. Molti erano arrivati la sera precedente per conquistarsi un posto in prima fila sul sagrato della cattedrale gotica ed avevano trascorso la lunga notte fra canti e balli. Hanno accolto con calore i 1300 invitati che avevano trovato posto nella magnifica chiesa costruita sul luogo di una basilica distrutta dai Mori. Vi erano i rappresentanti di una quarantina di case reali dell'Europa, del Medio Oriente e dell'Asia. Per parecchi di loro questa e' stata la prima occasione di ritrovarsi ad un mese dai funerali di Diana, principessa di Galles. E l'occasione era gioiosa, il secondo matrimonio reale nella Spagna postfranchista dopo quello della primogenita Elena. Quando sono comparsi Cristina e Inaki l'entusiasmo e' salito alle stelle: gli applausi si mescolavano ai rintocchi delle campane.
I due giovani, nel corso della cerimonia, erano commossi e, nello stesso tempo, sereni. Erano meno commossi, comunque, di re Juan Carlos, il papa' della sposa, che aveva gli occhi sempre seri e colmi di lacrime nel momento del "si', quiero", "si', lo voglio", in risposta al "Vuoi tu...?". Di tanto in tanto i due giovani si scambiavano due parole e sguardi complici mentre l'arcivescovo di Barcellona Ricardo Maria Carles nell'omelia li invitava a continuare a dar prova di semplicita' nella vita di coppia ed a "difendere i poveri" portando ad esempio madre Teresa di Calcutta. L'Infanta indossava un abito in seta color avorio confezionato da Lorenzo Caprile, un sarto nato a Madrid da genitori italiani. Un abito da sposa bello e semplice, come aveva chiesto la principessa. In testa Cristina aveva il diadema portato da sua madre Sofia durante il matrimonio con Juan Carlos. Terminata la cerimonia Cristina e Inaki, a bordo di una Rolls nera decapottabile, hanno percorso fra due ali di folla festosa il paseo de Gracia, per recarsi nel palazzo di Pedralbes dove ha avuto luogo il banchetto nuziale. Se i volti davvero specchiassero i pensieri, bisognerebbe concludere che al re di Spagna le nozze di sua figlia Cristina con il campione di pallamano sono andate di traverso. Per tutto il tempo della cerimonia ha infatti mostrato un'aria sconsolata senza riuscire a spremersi piu' di qualche stentato sorriso. Ma, nel caso specifico di Juan Carlos, e' l'espressione che gli si vede piu' spesso, almeno nelle cerimonie ufficiali. Dunque non e' dal viso che si puo' giudicare, ma solo dalle parole. "Se sono contenti loro", aveva detto in occasione del fidanzamento. E probabilmente e' un po' questo il suo sentimento. Uguale a quello di tutti i padri la cui figlia si sposi con un uomo sia pure bello, tenero e gentile, ma non previsto e distantissimo dal proprio ambiente.E' tuttavia possibile che questo matrimonio, che in altri tempi avrebbe significato un indebolimento, forse un avvilimento del trono, ne costituisca oggi, anzi domani, la forza. Fatta eccezione, infatti, per la grande aristocrazia, quella che non frequenta il re perche' il re non la frequenta, unita nel deplorare l'arrivo di un campione sportivo nella famiglia Borbone, gli spagnoli sono soddisfattissimi del nuovo membro della casa reale e Inaki Urdangarin, basco, altissimo, biondo e atletico, e' diventato, nei brevi mesi del fidanzamento, con il supporto massiccio della "prensa del corazon" (la stampa rosa), uno dei personaggi piu' coccolati dal pubblico. Il che non e' poco per un popolo che, pur amando il suo sovrano, non puo' definirsi monarchico. Prima della cerimonia, fuori dalla cattedrale di Sant'Eulalia, le ragazze, con i toni un po' isterici di tutte le fan, hanno applaudito Inaki come in uno stadio: "Guapo, guapo". Lo stesso che dei maschi avrebbero fatto per una star televisiva, una cantante, una fotomodella. Del resto, c'informano i giornali pettegoli, gran parte dei rampolli reali di tutta Europa prima o poi sono usciti o escono con una stellina o una fotomodella. Hanno la fortuna di poter realizzare, senza troppe difficolta' e per qualche tempo almeno, quel che ogni ragazzotto sogna in fondo al cuore.
Dopo, in genere, intervengono i reali genitori per richiamare all'ordine i figlioli e indirizzarli verso scelte piu' convenienti. Nel caso dell'infanta Cristina questo non e' avvenuto, soprattutto perche', sia pure in casa Borbone, al giorno d'oggi pare difficile proibire checchessia a una giovane trentenne, innamorata, di carattere indipendente, che si guadagna la vita lavorando, ma un poco anche perche' Juan Carlos aveva forse intuito l'importanza di acquistare un genero sportivo, vincente e popolarissimo. Che poi Inaki sia anche intelligente o capace, deve importare solo alla sua sposa. A tutti gli altri basta che continui a vincere le sue partite, a essere bello, gentile e sorridente. Fisicamente gia' somiglia ai nuovi parenti, a salutare e' gia' abituato, anche se ancora lo fa piu' come una star - mandando bacini con la mano - che come un reale, a stare in pubblico anche, idem ad andare in televisione ed essere fotografato. E poiche' quel che oggi separa di piu' regine e re dagli altri mortali, creando, come e' successo nella famiglia regnante inglese, scompensi insuperabili, non sono tanto l'etichetta, le tradizioni, le cerimonie e i modi, quanto l'abitudine a stare sempre sotto i riflettori, si puo' prevedere che il campione di pallamano a corte se la cavera' benissimo..... (FONTE CORRIERE)
I due giovani, nel corso della cerimonia, erano commossi e, nello stesso tempo, sereni. Erano meno commossi, comunque, di re Juan Carlos, il papa' della sposa, che aveva gli occhi sempre seri e colmi di lacrime nel momento del "si', quiero", "si', lo voglio", in risposta al "Vuoi tu...?". Di tanto in tanto i due giovani si scambiavano due parole e sguardi complici mentre l'arcivescovo di Barcellona Ricardo Maria Carles nell'omelia li invitava a continuare a dar prova di semplicita' nella vita di coppia ed a "difendere i poveri" portando ad esempio madre Teresa di Calcutta. L'Infanta indossava un abito in seta color avorio confezionato da Lorenzo Caprile, un sarto nato a Madrid da genitori italiani. Un abito da sposa bello e semplice, come aveva chiesto la principessa. In testa Cristina aveva il diadema portato da sua madre Sofia durante il matrimonio con Juan Carlos. Terminata la cerimonia Cristina e Inaki, a bordo di una Rolls nera decapottabile, hanno percorso fra due ali di folla festosa il paseo de Gracia, per recarsi nel palazzo di Pedralbes dove ha avuto luogo il banchetto nuziale. Se i volti davvero specchiassero i pensieri, bisognerebbe concludere che al re di Spagna le nozze di sua figlia Cristina con il campione di pallamano sono andate di traverso. Per tutto il tempo della cerimonia ha infatti mostrato un'aria sconsolata senza riuscire a spremersi piu' di qualche stentato sorriso. Ma, nel caso specifico di Juan Carlos, e' l'espressione che gli si vede piu' spesso, almeno nelle cerimonie ufficiali. Dunque non e' dal viso che si puo' giudicare, ma solo dalle parole. "Se sono contenti loro", aveva detto in occasione del fidanzamento. E probabilmente e' un po' questo il suo sentimento. Uguale a quello di tutti i padri la cui figlia si sposi con un uomo sia pure bello, tenero e gentile, ma non previsto e distantissimo dal proprio ambiente.E' tuttavia possibile che questo matrimonio, che in altri tempi avrebbe significato un indebolimento, forse un avvilimento del trono, ne costituisca oggi, anzi domani, la forza. Fatta eccezione, infatti, per la grande aristocrazia, quella che non frequenta il re perche' il re non la frequenta, unita nel deplorare l'arrivo di un campione sportivo nella famiglia Borbone, gli spagnoli sono soddisfattissimi del nuovo membro della casa reale e Inaki Urdangarin, basco, altissimo, biondo e atletico, e' diventato, nei brevi mesi del fidanzamento, con il supporto massiccio della "prensa del corazon" (la stampa rosa), uno dei personaggi piu' coccolati dal pubblico. Il che non e' poco per un popolo che, pur amando il suo sovrano, non puo' definirsi monarchico. Prima della cerimonia, fuori dalla cattedrale di Sant'Eulalia, le ragazze, con i toni un po' isterici di tutte le fan, hanno applaudito Inaki come in uno stadio: "Guapo, guapo". Lo stesso che dei maschi avrebbero fatto per una star televisiva, una cantante, una fotomodella. Del resto, c'informano i giornali pettegoli, gran parte dei rampolli reali di tutta Europa prima o poi sono usciti o escono con una stellina o una fotomodella. Hanno la fortuna di poter realizzare, senza troppe difficolta' e per qualche tempo almeno, quel che ogni ragazzotto sogna in fondo al cuore.
Dopo, in genere, intervengono i reali genitori per richiamare all'ordine i figlioli e indirizzarli verso scelte piu' convenienti. Nel caso dell'infanta Cristina questo non e' avvenuto, soprattutto perche', sia pure in casa Borbone, al giorno d'oggi pare difficile proibire checchessia a una giovane trentenne, innamorata, di carattere indipendente, che si guadagna la vita lavorando, ma un poco anche perche' Juan Carlos aveva forse intuito l'importanza di acquistare un genero sportivo, vincente e popolarissimo. Che poi Inaki sia anche intelligente o capace, deve importare solo alla sua sposa. A tutti gli altri basta che continui a vincere le sue partite, a essere bello, gentile e sorridente. Fisicamente gia' somiglia ai nuovi parenti, a salutare e' gia' abituato, anche se ancora lo fa piu' come una star - mandando bacini con la mano - che come un reale, a stare in pubblico anche, idem ad andare in televisione ed essere fotografato. E poiche' quel che oggi separa di piu' regine e re dagli altri mortali, creando, come e' successo nella famiglia regnante inglese, scompensi insuperabili, non sono tanto l'etichetta, le tradizioni, le cerimonie e i modi, quanto l'abitudine a stare sempre sotto i riflettori, si puo' prevedere che il campione di pallamano a corte se la cavera' benissimo..... (FONTE CORRIERE)
giovedì 21 febbraio 2013
JOHN ELKANN matrimonio del 4 Settembre 2004 con LAVINIA BORROMEO....
E da 'favola' è anche il vestito di Lav, rigorosamente bianco, preparato in gran segreto da Valentino, che per disegnare lo strascico pare abbia chiesto informazioni su ampiezza della chiesa, lunghezza della navata e altezza della sedia. A farne dono alla sposa è stato Matteo Marzotto, fratello della seconda compagna del conte Carlo, Paola, edirettore della maison di Alta moda. A completare la magnificenza dell'abito, poi, un velo che si tramanda da generazioni nella famiglia Borromeo. Per le nozze Jaki ha regalato alla futura sposa un anello in zaffiri e rubini, che ricorda i colori dello stemma della famiglia di Lavinia. Mentre in onore di entrambe le famiglie saranno le decorazioni della torta nuziale, un Lingotto e un unicorno di marzapane.Quanto all'addio al celibato, John l'avrebbe celebrato con il fratello Lapo e qualche amico in Argentina. Per poi concedersi una 'luna di miele' prematrimoniale con Lavinia tra il Perù e la barca a vela. Il matrimonio metterà a soqquadro l'intero arcipelago del Lago Maggiore, che per l'occasione sarà ovviamente 'blindato'. Ma le misure per tenere a bada intrusi e ficcanaso non si esauriranno in un superlavoro per il servizio di sicurezza: per assicurare la tranquillità a sposi e famiglie l'Isola Bella, dove si terrà il banchetto per 700 invitati, resterà inaccessibile al pubblico tutto il giorno, così come sarà 'off limits' l'Isola Madre, nella cui piccola cappella alle 18.30 Jaki e Lavinia diranno 'Si' davanti allo sguardo discreto di pochissimi tra parenti e amici più stretti.
L'abito di Lavinia
Il vestito di Lavinia Borromeo, disegnato espressamente per lei da Valentino, aveva linee semplicissime ed era arricchito da intarsi di pizzo rarissimo. Tratteneva l'originale velo a tre quarti, tutto in point d'esprit con un grande bordo di pizzo, il diadema della famiglia Borromeo. L'abito, realizzato nel più raffinato mikado color avorio, aveva la scollatura diritta che lasciava delicatamente scoperte le spalle e scendeva aderente fino alla vita per poi allargarsi in una gonna ampia e ariosa. Il trucco e l'acconciatura sono stati curati da Monica Coppola. Anche le sorelle Matilde e Isabella hanno indossato abiti di Valentino: entrambi in crepe di seta azzurro polvere con corpetto ricamato in stile impero.
Il ricevimento
C'è tutto il mondo che conta al grande ricevimento per il matrimonio di John Elkann, vicepresidente della Fiat, con Lavinia Borromeo.
Sui battelli che quotidianamente svolgono servizio di linea fra Stresa e le isole Borromee proprietà della famiglia della sposa, centinaia di ospiti hanno raggiunto l'Isola Bella per la cena di gala a cui prende parte anche il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Fra i molti ospiti i rappresentanti della Fiat come il presidente Luca Cordero di Montezemolo, l'amministratore delegato Sergio Marchionne e l'ex presidente Paolo Fresco, del mondo sportivo vicino alla famiglia come il direttore sportivo della Ferrari Jean Todt e Piero Ferrari. Accanto a loro molti esponenti del mondo economico e finanziario: da Marco Tronchetti Provera con la moglie Afef, il presidente e l'ad di Capitalia, Cesare Geronzi e Matteo Arpe, Luigi Abete, presidente di Bnl, il presidente di Mediobanca Gabriele Galateri e Alessandro Profumo. Un tocco di mondanità al ricevimento è dato anche dalle bellissime Elle McPherson ed Eva Erzigowa. La famiglia Savoia è rappresentata da Amedeo Duca D'Aosta e da Serge di Jugoslavia mentre tra i partecipanti alla cena anche Marta Marzotto, Ira Furstenberg e Gae Aulenti.
Il Menù
La scelta della cena è ricaduta sul buffet, servito negli splendidi spazi dell'isola, di proprietà della famiglia Borromeo, addobbati con uva e limoni. Il menù che prevedeva numerose portate, tra cui riso al salto, sformato di riso e trevigiana con salsa di zucca, ravioli con fonduta e tartufi, trofie di verdura e pesto. E poi terrina di legumi, quiche con indivia e salmone, storione al limone verde, sella di vitello con funghi e patate, cotoletta alla milanese, lombata di agnello in crosta di basilico e per finire la tradizionale torta nuziale. (fonte Quotidiano.net e Libero)
DIEGO DELLA VALLE matrimonio del 23 Dicembre 2002 con BARBARA PISTILLI
Diego Della Valle, l'imprenditore delle Tod's, si è sposato sabato 23 dicembre 2002, in gran segreto, nella villa di Brancadoro di Casette d' Ete ( Ascoli Piceno ), con Barbara Pistilli, la sua compagna di vita, che gli ha dato anche un figlio. Il matrimonio, svoltosi con il rito civile davanti a poche persone, è stato celebrato alle 11 dal sindaco di Sant' Elpidio a Mare Renzo Offidani. Nozze in casa, ha spiegato all' Ansa il primo cittadino, perchè la coppia ha esibito un certificato medico che attestava un' indisposizione della sposa. Lo stesso copione visto a luglio, quando Della Valle ospitò nella sua villa il matrimonio dell' amico Enrico Mentana con Michela Rocco di Torrepadula. In quell' occasione i paparazzi riuscirono a violare la riservatezza dell' evento, affittando (con strascichi giudiziari) un elicottero che sorvolò il giardino. Stavolta invece, Della Valle, giunto al terzo matrimonio, è riuscito a dribblare tutti. Coronando la sua storia la bella Barbara, ex sindaco ds di Civitanova Marche, da sempre molto defilata rispetto agli impegni mondani del marito.
( fonte Quotidiano.net)
( fonte Quotidiano.net)
MATTEO CORDERO DI MONTEZEMOLO matrimonio del 15 Settembre 2007 con LUDOVICA NISTRI RANELLETTI......
Una piccola chiesa, un piccolo paese, un grande amore: Matteo Cordero di Montezemolo ha sposato Ludovica Nistri Ranelletti, sotto gli occhi commossi di papà Luca, presidente di Confindustria, di molti big dell' industria e della cultura, della finanza e dello spettacolo, e di tanti giovani amici della coppia. Un matrimonio celebrato da un cardinale e da un parroco di campagna, don Giorgio. Nozze (benedette dal Papa, ha ricordato il cardinale Andrea Cordero Lanza di Montezemolo, cugino) con lo sguardo ai bambini meno fortunati. Ludovica e Luca avevano fatto sapere ai 400 invitati di non desiderare regali: meglio un' offerta all' ospedale Bambin Gesù di Roma. La chiesina dedicata a San Salvatore è un puntino nel verde, a Musiano, sulla collina. Ma molto di più per la famiglia Montezemolo. Proprio qui, 7 anni fa, si sposò il numero uno della Fiat. Montezemolo jr (portato all' altare dalla mamma Sandra Monteleone) ha voluto la stessa atmosfera romantica per sposare Ludovica, bella avvocatessa romana. Testimoni per lui la sorella Clementina e l' amico Andrea Moretti, per lei le cugine Ilaria e Valentina Visconti di Modrone. Musiano è un borgo che sta sulla strada tutta curve in salita che porta alla Raticosa. Ci sfrecciavano a tutto gas i bolidi della Millemiglia.
Al matrimonio non hanno potuto partecipare Raikkonen e Massa, impegnati in Belgio, e questo è stato l' unico piccolo disappunto per i più tifosi della Ferrari, che però hanno visto arrivare Schumacher. Fra i presenti Sergio Marchionne in giacca ma senza cravatta e Ratan Tata, il tycoon indiano dell' auto. Poi Andrea Della Valle, Franco e Sandra Carraro, Chicchi Pacini Battaglia, Paolo Borgomanero, Francesco Ripandelli, Carlo e Daniela Rossella, Paolo Glisenti, Matteo Marzotto, Luigi Abete, Giovanni Malagò (con le figlie avute da Lucrezia Lante della Rovere). E, a un anno dal caso Telecom che li vide divisi, Marco Tronchetti Provera (con Afef), ha formato un capannello con Angelo Rovati, accompagnato da Chiara Boni, e Claudio Costamagna. Molti i volti del cinema, come Enrico Vanzina, Eva Herzigova, Margherita Buy, Carol Bouquet, Edvige Fenech. Ancora altri volti festosi, come quello di Gesuino, il fidato autista di famiglia e di Enrico Valle, maestro di sci. Ancora: l' ad di Rcs Antonello Perricone, Ignazio Cipolletta, il portavoce di An Andrea Ronchi, Maurizio Beretta, i giornalisti Giovanni Valentini e Diamante d' Alessio, Anna Maria Pende, poi Martina Mondadori con Peter Sartogo, Benedetta Geronzi con Barnabò Bocca. Fra le musiche suonate in chiesa il tema di Mission, di Ennio Morricone. In serata, a Villa Fungarino, residenza di Luca, il ricevimento. Nel menu, preparato dallo chef Beppe Neri, piatti della tradizione regionale. Per i neo sposi niente viaggio di nozze.....
(fonte Repubblica)
Al matrimonio non hanno potuto partecipare Raikkonen e Massa, impegnati in Belgio, e questo è stato l' unico piccolo disappunto per i più tifosi della Ferrari, che però hanno visto arrivare Schumacher. Fra i presenti Sergio Marchionne in giacca ma senza cravatta e Ratan Tata, il tycoon indiano dell' auto. Poi Andrea Della Valle, Franco e Sandra Carraro, Chicchi Pacini Battaglia, Paolo Borgomanero, Francesco Ripandelli, Carlo e Daniela Rossella, Paolo Glisenti, Matteo Marzotto, Luigi Abete, Giovanni Malagò (con le figlie avute da Lucrezia Lante della Rovere). E, a un anno dal caso Telecom che li vide divisi, Marco Tronchetti Provera (con Afef), ha formato un capannello con Angelo Rovati, accompagnato da Chiara Boni, e Claudio Costamagna. Molti i volti del cinema, come Enrico Vanzina, Eva Herzigova, Margherita Buy, Carol Bouquet, Edvige Fenech. Ancora altri volti festosi, come quello di Gesuino, il fidato autista di famiglia e di Enrico Valle, maestro di sci. Ancora: l' ad di Rcs Antonello Perricone, Ignazio Cipolletta, il portavoce di An Andrea Ronchi, Maurizio Beretta, i giornalisti Giovanni Valentini e Diamante d' Alessio, Anna Maria Pende, poi Martina Mondadori con Peter Sartogo, Benedetta Geronzi con Barnabò Bocca. Fra le musiche suonate in chiesa il tema di Mission, di Ennio Morricone. In serata, a Villa Fungarino, residenza di Luca, il ricevimento. Nel menu, preparato dallo chef Beppe Neri, piatti della tradizione regionale. Per i neo sposi niente viaggio di nozze.....
(fonte Repubblica)
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