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domenica 14 giugno 2020

SONIA BRACCIALE e DINO REATTI matrimonio del 1992


Era la notte tra il 7 e l’8 giugno 2012 quando un delitto scosse la Bassa emiliana e tutta Anzola Emilia. Si tratta dell’omicidio di Dino Reatti per cui è stata condannata in Appello a 21 anni di carcere, la moglie di 44 anni,Sonia Bracciale. Lei pare lo volesse fuori dalla loro casa di Anzola dove vivevano da separati e sarebbe stata, dunque, mandante dell’omicidio : Reatti venne ucciso a sprangate da due persone. Questo macabro delitto è al centro della puntata di questa sera di ‘Storie Maledette’, il programma tv, in onda il 14 giugno 2020 su Rai 3 alle 21.20, condotto e ideato da Franca Leosini. Reatti, 48 anni e originario di San Giovanni in Persiceto, era un tuttofare che si occupava, perlopiù, di piccole riparazioni di elettrodomestici. Quella lontana notte di giugno, poco dopo l’una di notte, Reatti sorprese due uomini mentre nella villetta di Anzola in cui abitava con la moglie Sonia Bracciale.
 L’uomo venne brutalmente aggredito  a colpi di spranga 
e si accasciò a terra riverso nel giardino dell’abitazione.Per l’omicidio, come esecutori materiali, sono stati condannati Thomas Sanna (a sedici anni di carcere) legato sentimentalmente alla Bracciale e Giuseppe Trombetta (a quattordici anni). La Bracciale, invece, originaria di Brindisi, è stata riconosciuta in giudizio come mandante dell’omicidio nonostante il ricorso presentato dall’avvocato della donna. La Bracciale fu incastrata all’epoca dalle dichiarazioni rilasciate proprio da Sanna e Trombetta. I due, infatti, sostennero che lei volesse farla pagare al marito e che avesse chiesto loro di dargli una lezione La Bracciale si è sempre dichiarata innocente, la sua versione non è mai cambiata.

lunedì 8 giugno 2020

FRANCESCO ROCCA e DINA DORE matrimonio del 1994




E un matrimonio in grande stile nel 1994 tra Francesco Rocca e Dina Dore a Gavoi,a cui partecipano piu' di 700 invitati. Lui stimato dentista molto conosciuto nel paese per eesere figlio dell'ex sindaco,risultera 14 anni dopo essere il mandante dell'omicidio della moglie trovata uccisa e legata con lo scotch nel bagagliaio della sua macchina,nel garage di casa,con la figlioletta di pochi mesi ancora nel seggiolino dell'auto.
I fatti risalgono al marzo del 2008, quando la vittima è stata ritrovata nel bagagliaio della sua auto, chiusa nel garage di casa. A inchiodare il marito della vittima è stato un supertestimone. Ma sarà un dettaglio a permettere agli inquirenti di guardarlo come mandante della morte della mogli, ossia un pelo trovato sullo scotch con cui è stata tappata la bocca della vittima. Soltanto dopo due anni un uomo ha rivelato alle autorità che un operaio all’epoca minorenne, Pierpaolo Contu, gli ha confessato di aver ucciso Dina su richiesta proprio di Rocca per una somma pari a 250mila euro. La prova del Dna conferma il tutto. E a testimoniare contro Rocca è stata anche la sua allora amante Anna Guiso. Rocca vine alla fine condannato come mandante del delitto della moglie in tre gradi di giudizio, mentre a Contu verranno assegnati 16 anni di carcere in via definitiva, in quanto esecutore materiale dell’omicidio. Insomma, una storia a dir poco tragica, come tanti casi di cronaca affrontati da programmi tv.....